GRID gratis su Humble Bundle

Mi sono fiondato per segnalarvi quest'imperdibile occasione per chi non lo avesse nella propria libreria. Arcade splendido, grafica decisamente appagante e dai ridotti requisiti di sistema. C'è tutto quello che un vero appassionato di motori possa desiderare, di seguito link e buone feste a tutti!

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Shadow Tactics Blades of the Shogun recensione

Eccoci con un'altra recensione, oggi è il turno di Shadow Tactics Blades of the Shogun, uno stealth tattico con visuale dall'alto, alla commandos per intenderci, a circa 36-39 euro.

In questo gioco dovremo controllare un team di assassini chiamati dallo shogun per placare le rivolte scoppiate nel paese, ognuno con abilità e modalità di approccio differenti. Nelle varie missioni ci verranno assegnati solo alcuni tra i cinque assassini disponibili e starà a noi saper sfruttare la loro forza e comprendere le loro debolezze nei vari livelli.
Durante le missioni si potrà scegliere quale percorso intraprendere tra vari disponibili che differiranno sia dalla densità dei nemici nella zona sia dalla densità/qualità dei ripari/edifici.

Degno di nota è certamente il comparto sonoro: ottima la musica di sottofondo durante le missioni ed apprezzatissimo il parlato originale in lingua giapponese, molto sugoi!

Qui di seguito vi lascio con qualche screen del gioco per darvi un assaggio di alcune ambientazioni


Purtroppo anche in questo titolo ho riscontrato alcuni problemucci sia a livello di meccaniche di gioco sia bug grafici (più che altro problemi di texture mancanti o che si caricano troppo in ritardo). 
I comandi dati agli assassini quando si trovano vicino ad un oggetto od una porta, a volte non vengono eseguiti ma vengono riconosciuti come azione di movimento, per intenderci: quando gli dico di assassinare un tizio da una porta mi esce/entra dalla porta invece che ammazzare il tizio.

Ho trovato molto faticosa la missione in notturna: perché non capisco come si possa passare a fianco di un nemico standogli a due centimetri di distanza rimanendo solamente accovacciati mentre stando in piedi, un tizio da mille mila metri ti avvista come se gli stessi davanti alla faccia.

La telecamera.. in alcune situazioni la telecamera è il vostro più acerrimo nemico perché non vi permette di impartire gli ordini correttamente nei momenti più delicati, con la conseguente morte dei vostri pseudo-eroi, ad esempio non si riesce a capire se sotto al vostro assassino ci sia un tetto/balcone oppure sia una trasparenza, risultato? ti scoprono perchè non si è riuscito a far spostare il vostro assassino.

Dopo un po' di missioni si percepisce una certa ripetitività generale, soprattutto nei pattern dei nemici e nei metodi per evitarli/ucciderli, ma ciò nonostante il titolo è comunque godibile specialmente se affrontato in piccole dosi.
Considerazioni finali: il gioco è ok, un 6 e mezzo direi, ma vi suggerirei di prenderlo con un po' più di sconto oppure di aspettare i saldi di natale per vedere se il prezzo scenderà o meno.

Assassin's Creed III gratis

Ultimo appuntamento con la campagna Ubisoft che ci mette a disposizione (lo sto pensando... forse anche voi, sisi lo dico) forse uno dei peggior Assassin's Creed di tutta la saga. Peccato, almeno sotto natale mi sarei aspettato di meglio, e tutti stiamo pensando ad Ezio Auditore dai. Ad ogni modo non costa nulla quindi di seguito lascio il link per accaparrarselo.

https://club.ubisoft.com/it-IT/ubi30

Identity, che cos'è?

Mi ero completamente dimenticato di questo gioco visto che era oramai da più di un anno che non si avevano notizie in merito al suo sviluppo.

Identity è un progetto nato su kickstarter e si definisce come un open-world mmorpg in stile moderno, ovvero non come i classici mmorpg ambientati in un mondo fantasy, ma in una location cittadina, urbana guidata e governata dai giocatori stessi che influenzeranno la sua economia e il suo governo.
Gli sviluppatori hanno voluto precisare che non sarà un gioco pay-to-win e che non ci sarà alcun abbonamento per poter giocare, almeno questo è quanto dichiarato sul loro sito web.

Vorrei però rimarcare che il gioco è ancora in una stadio di sviluppo molto acerbo, tant'è che non c'è ancora una versione giocabile da poter provare e che quindi bisognerà aspettare un bel po' per vedere qualche risultato tangibile.

In calce vi lascio comunque un video che hanno rilasciato più o meno una settimana fa.
In questo video viene presentato un aspetto del gioco, la personalizzazione di un appartamento, e dell'interazione del giocatore con gli elementi dell'ambiente.


Non appena gli sviluppatori ci daranno ulteriori aggiornamenti vi faremo sapere.
Rimanete sintonizzati!

Civilization 6 e Cossacks 3, una breve sintesi

In queste ultime due settimane ho provato questi due titoli: Civilization 6 e Cossacks 3 e qui di seguito vi riporto le mie impressioni dopo più o meno 3-4 ore di gioco.

Inizio con Cossacks 3


Premetto che non ho giocato ne il primo ne il secondo, ma ho voluto testare comunque questo terzo capitolo per vedere cosa avesse da offrire, visto che, dai vari video e trailer, mi è parsa una non velata somiglianza alla saga di Age of Empires che mi era piaciuta molto.

Decido quindi di partire dal tutorial per farmi dare un'infarinatura generale sul gioco ma scopro che in realtà sono due : uno "per la pace" che dovrebbe introdurmi alle meccaniche economiche del gioco e l'altro "per la guerra". Ovviamente vada per la guerra.


Anche se non mi piacciono molto questi tutorials in cui bisogna cliccare su ok per poter proseguire mentre il gioco va in pausa, in questo caso sono ben chiari e semplici, perfetti per i nuovi giocatori.

Visivamente è gradevole.

Insopportabile il fatto che le unità non mantengano l'attacco dopo avergli impartito un ordine, ma invece si fermano li sul posto: perchè dopo aver sparato i primi colpi, le unità devono ricaricare, ma in seguito non riprendono più a sparare (sto parlando delle navi da guerra e dell'artiglieria) e rimangono ferme impalate sotto il fuoco nemico a prenderle di santa ragione.

Passiamo alla parte "per la pace"
Meccaniche classiche tipiche degli rts, con la piacevole introduzione che alcune risorse vengono utilizzate passivamente dalle unità e non vengono utilizzate solo come materiale per l'addestramento/costruzione. Mi spiego meglio: ad esempio il cibo viene consumato dalla popolazione non solo quando "creiamo" dei cittadini nei centri città ma viene usato proprio per il suo mantenimento ed il carbone ed il ferro vengono consumati dalle unità con armi da fuoco che, se senza queste risorse, non potranno più sparare.
Ho trovato un po' macchinosi i movimenti delle unità e delle formazioni, molto fastidiosa l'impossibilità di ruotare gli edifici in modo immediato e l'incredibile lentezza dei i trasporti navali!, ci mettono più dieci minuti a fare un tratto di due metri..

Terminato il tutorial, devo dire che questo gioco non mi ha preso molto, non che sia brutto o altro, ma non so.. gli manca quel qualcosa che mi fa venir voglia di giocarci ecco. Per adesso se ne sta li sul desktop, poi un giorno si vedrà.

Passo a Civilization 6

Come per Cossacks, non ho giocato ai precedenti capitoli della saga Civilization, si ho giochicchiato a Civ5, ma molto sporadicamente.
Anche qui parto con il tutorial, sia perchè voglio rinfrescarmi un po' le meccaniche base della saga sia perchè voglio vedere cosa hanno cambiato.

Ottimo tutorial, ben strutturato e molto curato.
Dopo una prima fase molto guidata, sempre nel tutorial, ci viene data una certa libertà sul come portare a termine la partita spiegandoci, di volta in volta, le nuove meccaniche, unità e tecnologie che andremo via via sbloccando/ricercando durante i turni di gioco.

Già durante questa seconda fase del tutorial noto dei tempi morti durante la partita: ci sono alcuni momenti dove devo solamente premere il tasto passa turno senza fare null'altro in attesa che venga completato l'addestramento di un'unità/ricerca tecnologica di turno.
Anche se un po' scoraggiato da questo fatto, decido comunque di avviare la campagna che altro non è che una mappa casuale, poichè non vi è una vera e propria campagna principale, ma ogni civiltà ha le sua campagna personale con le sue, pochissime, unità speciali e i propri tratti sociali.

Mi capita la russia.
Dopo i primi venti turni non sto facendo altro che passare i turni ed assegnare gli ordini di movimento ai miei guerrieri e allo scout; trovo alcune città stato che mi danno delle missioni infacibili a questo punto (tipo recluta un gran generale), ma di altre civiltà neanche l'ombra, si continua ad esplorare quindi.

Passano altri venti turni....
Trovo un barbaro solo soletto, (finalmente un po' di azione) addosso! Vittoria, easy :D!
Ma dopo appena due turni vedo tre guerrieri barbari che magicamente compaiono vicino alla mia capitale, vendetta? Tutti in difesa!

A questo punto della partita avevo due guerrieri, due esploratori ed un fromboliere e si, sarebbe stata dura, ma ce l'avremmo fatta, ma dopo altri due turni mi vedo arrivare tre cavalli e due guerrieri sempre barbari, è la fine temo.


Ed è stata la fine sia per la partita sia per il gioco perchè a questo punto mi sono stufato ed ho deciso di abbandonarlo.
La gestione delle unità (produzione/attacco/spostamenti) è molto noiosa, l'attesa della ricerca tecnologica pure.

Ho già provato alcuni giochi a turni e so che le fasi iniziali sono un po' lente, ma dopo prendono l'abbrivio, mentre qui, in Civilization 6, non ho riscontrato questo mutamento d'azione, ma solo un lento ed inesorabile incremento dei turni.
Per adesso lo metto in pausa. Magari proverò a giocarlo come facevo con Civ5, a piccole dosi, perchè cosi tutto insieme è troppo noioso per me, oppure lo riprenderò quando faranno uscire qualche dlc.

Giuda cuffie gaming: Steel Series Siberia V2 vs Speedlink medusa nx 5.1, meglio stereo o 5.1?

Eccoci a parlare di cuffie da gaming, ovvero l'ennesima ardua scelta che spetta ad ogni giocatore che si rispetti (ma se preferissi gli altoparlanti alle cuffie? Ne parleremo la prossima volta, promesso:) )
Per questo motivo, ho deciso di realizzare un piccolo confronto.
L'articolo nasce non solo per decretare quale sia la migliore tra le due candidate (anticipo che, essendo le cuffie coinvolte molto diverse tra loro, non ci sarà un reale vincitore), ma anche e soprattutto per per capire in generale quale possa essere la tipologia di cuffia che meglio si adatti alle nostre esigenze.

Non pretendo di poter estendere l'esperienza che ho avuto di questi singoli modelli a tutte le cuffie della stessa categoria (cuffie stereo o cuffie multi-canale sono tutte diverse tra loro), ma solo di fornire qualche spunto per poter indirizzare meglio la nostra ricerca e per potersi districare meglio tra le diverse tipologie.

Ecco le nostre cavie (parlo delle cuffie)

Il gorillino marroncino indossa le Speedlink medusa nx 5.1 usb mentre lo scimmiotto nero è schiacciato dalle Steel Series Siberia V2 (nesuna discriminazione, solo esigenze sceniche :) )
Le cuffie verranno valutate prima per costruzione, comfort e funzionalità e poi misurate e confrontate nei più classici degli utilizzi ovvero musica, film ed infine videogiochi (perché ci sono altri utilizzi? ehm... non lo voglio sapere)
Premetto che entrambe le cuffie hanno circa 3 anni sulle spalle e mostrano diversi acciacchi. Questo mi consentirà non solo di poter darvi un giudizio reale valutato nel tempo, ma anche un riscontro effettivo per quanto riguarda usura ed eventuali problemi riscontrati negli anni, cosa che altre recensioni non possono dare.
Prima di procedere bisogna sapere che esistono diverse tipologie di cuffie e diverse termini specifici per descriverle.
Ho messo qualche piccolo approfondimento qui sotto, sentitevi liberi di dare una una sbirciatina cliccandoci sopra, altrimenti procedete pure :)



Le cuffie possono essere classificate in base all'isolamento acustico che possono fornire:

Le cuffie aperte (open) non isolano il nostro orecchio dal mondo esterno e di conseguenza il suono da loro riprodotto sarà udibili da chi ci circonda. Sono cuffie pensate per essere utilizzate in luoghi dove non c'è bisogno di isolamento oppure in mobilità, consentendoci di percepire ciò che ci circonda (per avvertire l'annuncio della nostra fermata della metropolitana o i rumori che ci potrebbero segnalare un pericolo). Generalmente sono cuffie leggere e consentono una buona traspirazione.

Le cuffie chiuse (closed) chiudono ermeticamente l'orecchio fornendo un ottimo isolamento. Questa tipologia di cuffia è pensata per bloccare i suoni sia in ingresso, (penso ad esempio ad un dj che mixa tracce in discoteca, o in casa se abbiamo un vicino maleducato per non dire altro) che in uscita (penso ad esempio ad uno studio, durante la registrazione di una voce. La cuffia chiusa potrà tenere lontana dai microfoni di registrazione la base ascoltata dal cantante.
Per loro natura sono tra le più pesanti e tenderanno a scaldare molto le nostre orecchie. Infatti nell'obbiettivo di bloccare i suoni, ostacoleranno anche il ricircolo di aria. Possono dare la sensazione di avere le orecchie tappate che per alcuni sembrerà una sensazione fastidiosa mentre per altri, che invece ricercano il completo isolamento, rappresenteranno un valore aggiunto.

Le cuffie semi-aperte (semi-open) sono il compromesso tra le due tipologie di cuffie precedenti. Definirle compromesso è quasi riduttivo in quanto offrono la giusta via di mezzo tra i pregi e i difetti di una e dell'altra, senza però eccellere in nessun campo.

Come cambia il suono?
Generalmente una cuffia aperta conferisce una maggiore spazialità e tridimensionalità, quindi renderà più semplice percepire la direzione del suono o dello strumento posizionato su un ipotetico palcoscenico. Man mano che la cuffia tenderà a chiudersi restituirà un suono più raccolto ed intimo. Ovviamente sono solo aspetti generali, che ammettono eccezioni soprattutto per cuffie di un certo livello.



Le cuffie possono essere differenziate in base al meccanismo di interazione che hanno con le nostre orecchie e, per questa ragione, possono essere distinte diverse tipologie:

Le cuffie circumaurali provviste di pads che circondano completamente il nostro orecchio appoggiandosi sulla testa. Generalmente più confortevoli, ma tendono a scaldare di più in quanto limitano la traspirazione

Le cuffie sovraurali poggeranno direttamente sul padiglione auricolare, sono mediamente più compatte e leggere della soluzione precedente. Di contro potrebbero risultare meno confortevoli, ma è una questione di abitudine

Le cuffie auricolari si indossano al di fuori del canale auricolare senza occluderlo ermeticamente.

Le cuffie intraurali invece si inseriscono direttamente all'interno del condotto uditivo esterno tramite adattatori in gomma o silicone, le classiche cuffie che vengono appunto definite in-ear per intenderci.

COSTRUZIONE
Le Medusa pesano 320g circa, un peso sotto la media per essere una cuffia 5.1. Costruite interamente in una plastica ruvida di discreta fattura, dico discreta perché con il tempo ha iniziato a scricchiolare, sono cuffie di tipo semiaperto circumaurale con pads in velluto e forniscono un buon isolamento dall'esterno, ma soprattutto offrono un buon confort di utilizzo, visto che non premono direttamente sulle nostre orecchie.Di contro tenderanno a scaldare molto.
L'archetto, (eh si purtroppo negli anni si è rotto, purtroppo ho visto che è una cosa comune, qui ho dovuto aggiustarlo con della vetroresina) ben imbottito e regolabile su 10 posizioni, esercita una discreta pressione sulla testa e le manterrà si ben salde, ma le renderà un po' faticose per le sessioni lunghe (nulla che una pausa di qualche secondo non possa risolvere).


Le Siberia pesano 240g quindi molto più leggere. Anch'esse costruite in plastica, ma in questo caso lucida, che le dona un aspetto più ricercato. In questo caso siamo in presenza di una cuffia di tipo sovraurale quindi i pads, questa volta in similpelle , poggeranno direttamente sopra le nostre orecchie.
Qui l'archettò è morbido ed ha un laccetto (che con gli anni si è decisamente rovinato come vedete in foto) che si regola automaticamente ogni volta che le indosseremo.


Usb o jack da 3.5?
Da una parte in nero abbiamo le Medusa con connettore usb. Hanno il vantaggio di poter essere utilizzate agevolmente senza una scheda audio dedicata, avendo un chip integrato che si occuperà di gestirle autonomamente, sono infatte provviste di un piccolo telecomando che ci permetterà di regolare i diversi canali e la loro risposta in frequenza.
Di contro potrebbero avere problemi di incompatibilità con alcune console o con altri dispositivi (alle volte un cavetto OTG come nel caso dell'Nvidia shield k1 può risolvere il problema, ma non è sempre così, nel caso meglio controllare la compatibilità).

Dall'altra parte abbiamo il classico jack da 3.5mm che è uno standard. Potremo collegarle con semplicità anche al nostro smartphone, al televisore o all'amplificatore senza problemi. Però spesso necessitano di una scheda audio dedicata per rendere al meglio. Anche le siberia hanno un piccolo controller che consente solo di modificare il volume e silenziare il microfono.

Microfono, meglio fisso o removibile?
Il microfono delle Siberia è dotato di un furbo meccanismo retrattile che consente di nasconderlo quando non serve (ad esempio se volessimo utilizzarle fuori casa) purtroppo però non eccelle in quanto a resa, infatti il suono registrato risulterà freddo, un po' metallico, ma comunque sempre comprensibile.
Le medusa invece hanno un microfono non removibile. La sua resa è mediamente migliore: suono pieno, caldo meno squillante delle siberia, ma più realistico.
Entrambe le cuffie sono dotate di sistema di cancellazione dei rumori ambientale che riesce giusto ad attenuare il rumore delle ventole o i click del vostro mouse.
Se vogliamo utilizzare le nostre cuffie in altre situazioni è utile considerare anche la possibilità di poter nascondore o rimuovere (o nel caso sostituire) il microfono in modo che non ci sia di intralcio. Spesso il microfono è una delle cose più sottovalutate in una cuffia da gaming, dateci importanza se doveste utilizzarlo per registrare gameplay ma non avete la possibilità di acquistarne uno dedicato.

Meglio stereo o 5.1?
Le Medusa hanno un sistema 5.1 reale, caratterizzato da un sistema a più altoparlanti al neodimio ciascuno specializzato nella riproduzione di ogni singolo canale (front,rear, center). Per questo motivo, come tutte le cuffie multicanale, hanno dovuto necessariamente ridurre le dimensioni dei driver (uno 40mm e due più piccoli) per poterli stipare in cosi poco spazio.

Dall'altra parte abbiamo le Siberia che sono stereo, quindi provviste di due grandi driver da 50mm. Un altoparlante più grande avrà di conseguenza un magnete più grande (anche in questo caso al neodimio) il che si tradurrà, a parità di tensione applicata, in una maggiore quantità di movimento e quindi di potenza sonora. (piccolo approfondimento qui sotto :))
Esistono infine cuffie stereo che simulano via software l'effetto surround.

Quale preferire? dipende da cosa ci dovete fare.... lo scopriremo a breve nella prova di ascolto.


Prima di procedere con l'ascolto ecco l'ultimo piccolo approfondimento per poter capire al meglio i parametri di una cuffia :



Ecco altri parametri che sono indicati tra i dati di fabbrica di una cuffia. Impariamo a conoscerli brevemente:

La risposta in frequenza viene misurata in hz. L'orecchio umano riesce a percepire un range di frequenza che va dai 20hz ai 20khz (range ipotetico dato che varia da soggetto a soggetto e cambia con l'avanzare dell'età). Una buona cuffia non si distingue per l'incredibile estensione della sua risposta in frequenza, ma per la qualità e la linearità che riesce ad offrire nel riprodurla. Per linearità si intende la capacità di un altoparlante di riprodurre in modo costante tutte le frequenze.
Allora come faccio a capire la bontà di un altoparlante?
Ci sono grafici che si possono ottenere tramite strumenti specifici (che purtroppo non possiedo) che misurano l'intensità di ogni frequenza in db (decibel). Quindi ogni frequenza verrà riprodotta in maniera più o meno enfatizzata a seconda della struttura fisica dell'altoparlante (per intenderci cuffie extra bass sono cuffie che hanno frequenze basse più enfatizzate con un livello di db più aumentato rispetto ad un ipotetica risposta in frequenza flat ovvero neutra)

L'impedenza viene espressa in Ω(ohm). Generalmente le cuffie hanno valori intorno ai 16, 32 (il più comune), 45 ohm, ma ci sono cuffie che possono di gran lunga superare questo valore, soprattutto per cuffie ad alta fedeltà. Più grande sarà questo valore, maggiore sarà la resistenza che incontrerà la corrente per attraversare la cuffia e tutto questo si rispecchia (generalmente) in una miglior qualità del segnale, ma in una conseguente maggior richiesta di corrente. Una cuffia ad elevata impedenza avrà quindi bisogno di più potenza per poter essere pilotata adeguatamente, da qui nasce l'esigenza di un amplificatore dedicato, utilizzarle in assenza di quest'ultimo sarà controproducente.
Cuffie con minore impedenza non sono da considerarsi inferiori, esistono infatti cuffie a bassa impedenza di buona qualità pensate per essere mosse bene senza grossi amplificatori dedicati.

La sensibilità è la pressione (SPL) sonora che un diffusore riesce ad offrire quando gli viene presentato un determinato e misurato segnale in ingresso. La frequenza di prova è generalmente 1000hz, mentre la quantità di pressione generata viene misurata fornendo generalmente 1 watt. Quindi, a parità di impedenza e potenza, tanto più sarà alta la sensibilità (espressa in db) maggiore sarà la pressione sonora sviluppata. Un altoparlante molto sensibile (direi indicativamente sopra i 100db) avrà bisogno di meno corrente per essere stimolato. Stiamo ad esempio parlando dei classici auricolari per smartphone che, con la poca corrente fornita dal jack da 3.5, riescono a produrre una notevole pressione sonora.

ASCOLTO

Iniziamo con la musica ricordandoci che entrambe le cuffie sono pensate per essere utilizzate nei videogiochi. Alcune delle tracce utilizzate sono quelle presenti qui Musica nei videogiochi, giusto per rimanere sempre a tema :)

Ormai siamo abituati a pensare che: più canali ci sono meglio è, come quel numero potesse indicare la qualità di un device (un po' come i megapixel in fotografia), ma la stra grande maggioranza delle tracce audio però è registrata in modo stereo e quindi la peculiarità di una cuffia multicanale viene meno.
Il suono delle Siberia risulta essere piuttosto secco, qui predomina l'esuberanza della mediobassa (piacevole nell'ascolto generi rock, metal), incentivata dalla presenza dei pads in similpelle. La cuffia enfatizza, come è lecito aspettarsi, le frequenze basse lasciando spazio alla gamma medioalta che risulta presente, degnamente spaziata, ma un pochino sottotono. Provate anche con una scheda audio dedicata, una cara e vecchia Terratec ewx 24/96 e le cose sono notevolmente migliorate.

Le Medusa invece si dimostrano molto più chiuse e raccolte. Il suono che ne deriva si dimostra più cupo, poco squillante negli alti che restano arretrati e un po' ovattati. Le frequenze basse e ultrabasse risultano corpose, ma morbide e meno controllate. Piacevoli nell'ascolto di musica elettronica o con tracce in cui la voce non è protagonista.

Proseguiamo con i film
Qui la situazione si ribalta ma non troppo.
Evito di dirvi i film e le serie tv utilizzate per la prova perchè i miei gusti sono pessimi. Ad ogni modo entrambe le cuffie sono state misurate utilizzando sorgenti registrate con audio multicanale, sia in lingua originale che doppiate.
Le Medusa sono molto coinvolgenti, danno il meglio di se nei film di azione ricchi di sparatorie ed esplosioni.
Le Siberia invece sorprendono per chiarezza e brillantezza nelle voci, sempre riconoscibili anche in lingua originale.

Concludiamo con i videogiochi
Entrambe le cuffie se la cavano egregiamente, riflettendo le impressioni avute ascoltandole precedentemente nei film e nella musica. Le cuffie si sono misurate in diversi simulatori di guida quali F1 2015, Grid 2 ed altri.
Con le Medusa si percepisce la direzione del nostro avversario, il rombo del motore provenire dalla parte posteriore destra e ci spinge a controllare lo specchietto.
Si sono confrontate in Battalfield 4 dove le Siberia hanno eccelso per precisione e sensibilità, pronte a rivelare i passi del nemico tra le foglie o i fischi dei proiettili. Le prove fatte in molti altri giochi provati negli anni, tra gli ultimi Life is Strange, Fifa 2015, Chivalry, Half life 2 che sto rigiocando, e tantissimi altri alla fine mi hanno fatto preferire le Steel Series Siberia V2.
Perché le ritengo più adatte al mio utilizzo, ai miei gusti personali, perchè per me è risultato essere più comodo il jack da 3.5mm piuttosto che un usb.
In questo caso la differenza di prezzo probabilmente rispecchia la qualità generale delle cuffie prese in considerazione (Medusa pagate ai tempi 50€ mentre le Siberia circa 70€). Ma ciò non decreta un reale vincitore tra una cuffia multicanale ed una stereo in ambito gaming.

L'unica conclusione alla quale posso arrivare, conclusione limitata dalla mia esperienza personale, è che generalmente una cuffia stereo è sempre da preferire a parità di prezzo. Questo perchè una multicanale ha molti più componenti al suo interno che, ipoteticamente parlando a parità di qualità e senza considerare eventuali cuffie sovraprezzate (qualcuno ha detto monster beats?), costeranno necessariamente di più.

Qui sotto vi lascio un link diretto ad amazon, se voleste acquistare qualunque tipo di cuffia passando da questo link, darete una mano al blog senza alcun costo per voi.
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Ora avete le basi per poter decidere ma ovviamente, se aveste bisogno di qualche consiglio, scrivete pure nei commenti, sarò felice di potervi aiutare per quanto mi sia possibile :)

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Non c'è molto da dire, GOG regala uno dei videogiochi di ruolo che ha fatto la storia, completo di espansioni.

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